La nostra attività di ricerca per il cittadino
Che cos'è il follow-up?
Il termine inglese “follow up” è traducibile in italiano come controllo, monitoraggio, verifica.
In ambito medico descrive il percorso verso la guarigione di un paziente che ha affrontato una malattia e che, dopo la cura, necessita di controlli periodici ed esami.
E’ un termine particolarmente usato in ambito oncologico per monitorare la salute del paziente che è stato colpito da un tumore e, negli anni successivi alla terapia, ha bisogno di essere monitorato periodicamente per controllare che non si presentino recidive e/o ricadute.
E’ quindi fondamentale che un paziente, che ha superato la fase acuta del tumore, venga informato dai medici che lo hanno avuto in cura su modi e tempi dei controlli e degli esami che dovrà fare negli anni a venire.
Ad esempio, se una donna è stata colpita da tumore al seno, saranno prescritte periodiche visite ed esami ecografici e/o mammografici, così come se un paziente ha subito una neoplasia del colon-retto gli saranno prescritti esami quali la colonscopia.
I nostri progetti
Infarto e follow-up
ABC Study on Heart Disease è un progetto di ricerca che nasce nel 1992 ad opera di medici e operatori sanitari degli ospedali di Adria (A), Bassano (B) Conegliano (C) e Padova, con l’intento di studiare la malattia cardiaca seguendo i pazienti nel lungo termine.
Lo studio, volto a identificare nuovi indicatori della malattia cardiaca per prevenire futuri danni cardiaci, nasce studiando il comportamento della microalbuminuria durante l’infarto ed il suo impatto sulla prognosi del paziente, un aspetto fino ad allora poco valutato in termini di prognosi cardiovascolare.
Lo studio ha portato alla prima pubblicazione scientifica nazionale della Fondazione ed alla prima presentazione internazionale negli USA.
Nel corso degli anni la ricerca verso nuovi marcatori di rischio cardiovascolare è continuata e si è ampliata, mantenendo lo scopo originale di seguire il paziente nel lungo periodo.
Territorio e infarto
La nostra Fondazione si è interrogata su come la patologia cardiovascolare e l’evolversi sul lungo termine possa cambiare in funzione dell’area geografica considerata.
I nostri studi hanno evidenziato evoluzioni differenti in funzione del luogo di origine del paziente: Treviso e dintorni, Bassano del Grappa e dintorni, Adria e dintorni.
I nostri studi hanno evidenziato differenze anche fra le aree urbane ed extraurbane per quanto concerne l’evoluzione della patologia cardiovascolare.
L’intento di questo studio è primariamente comprendere come modificare gli sforzi sulla prevenzione cardiovascolare in funzione dell’area geografica interessata.
Neoplasie e SCA
Progredendo negli anni di follow-up su pazienti infartuati, la Fondazione ha osservato una marcatamente elevata incidenza di neoplasie su pazienti post-infartuati. Motivo per cui nei follow-up è stata indagata la data di insorgenza e tipo di neoplasia oltre che l’eventuale data di decesso.
Dallo studio pubblicato nel 2018 è emerso che il paziente post-infartuato ha un rischio di sviluppare malattia neoplastica superiore rispetto alla norma, evidenziando anche una relazione fra la mortalità per neoplasia (nei pazienti post-infartuati) con il quantiativo di lipidi plasmatici (colesterolo totale, LDL). In un ultimo studio si è poi notato come i pazienti post-infartuati compensati, fossero maggiormente a rischio di sviluppare neoplasie, a differenza della letteratura scientifica tradizionale, che afferma come i pazienti post-infartuati scompensati presentassero probabilità maggiore di sviluppare neoplasie.
I risultati dei nostri studi sarebbero da imputarsi ad un follow-up su pazienti più lungo (24 anni) rispetto alla durata media dei follow-up su pazienti post-infartuati (1-5 anni). I nostri studi oltre che ad avere rilevanza clinica, puntano anche a mettere in atto progetti di prevenzione su pazienti sia post-infartuati che nella popolazione generale.